LAVORO: QUANDO DIRE DI “NO” E QUANDO DELEGARE

Dire di “NO” e capire quando delegare il Lavoro

non sempre sono due azioni facili da compiere

La scorsa settimana ho condiviso con voi una breve scaletta per imparare a gestire il tempo e trovare il giusto equilibro tra lavoro e cura di voi stessi.

Oggi vorrei ampliare l’argomento e consigliarvi come, quando e perché riuscire a dire “no” e come sviluppare la capacità di delegare il proprio lavoro agli altri.

A causa dei tempi difficili di oggi, in cui lavoro e  soldi non bastano mai, spesso siamo propensi ad accettare più incarichi possibili, rischiando di continuare a lavorare per ore ed ore anche una volta tornati a casa. 

Se i contratti di lavoro non superano quasi mai  le 8 ore lavorative c’è un motivo, infatti, prolungare questo periodo può portare ad uno squilibrio mentale in termini di stanchezza e stress.

La tentazione di prendere più lavori possibili è difficile da annientare, come libero professionista ho combattuto e combatto ogni giorno con la propensione ad accettare tutto ciò che mi viene proposto a livello lavorativo.

Non si è mai abbastanza esperti per riuscire ad  organizzare le proprie attività e riuscire a dire di “no”.

Dire di “no”, oltre che per una migliore organizzazione del tempo, è importante per migliorare la propria figura di professionista.

Accettare qualsiasi lavoro potrà portarti denaro, ma ti potrebbe far perdere la cosa più importante: la professionalità agli occhi degli altri, che siano tuoi clienti, colleghi o superiori.

L’ARTE DI DELEGARE AI PROPRI COLLABORATORI

Dopo aver allenato la propria professionalità a dire di “no” quando il lavoro non è alla vostra altezza o quando siete già oberati di impegni, è bene preoccuparsi di imparare l’arte del delegare.

Quando si parla di delegare esistono due tipi di persone: quelle che sono capaci e quelle che non sono capaci.

La persona che non è capace, troverà sempre un buon pretesto per fare tutto da sola e non riuscirà mai a valutare concretamente il valore aggiunto di ogni sua attività.

Coloro che non si sentono propensi alla delega ne sottovalutano le soddisfazioni in termini di crescita, poiché sono intimoriti dall’idea di vedere crescere un proprio collaboratore a proprio discapito.

Molti professionisti investono più energie nel tappare le ali ai propri collaboratori, piuttosto che controllare il proprio sviluppo lavorativo e professionale.

Tutto ciò si traduce in sintomo e complesso di inferiorità.

I vantaggi della delega sono importanti, tra i principali:

  • induce ordine e sistematizzazione del problema, in modo che delegante e delegato possano comprendersi a pieno
  • Costringe delegante e delegato ad una pianificazione di obiettivi, modalità e risorse
  • Costringe il delegato a scegliere le persone giuste, e il delegato a non tradire la fiducia dando il meglio di sé
  • La delega è uno dei modi migliori per sviluppare le capacità professionali del delegante, dei collaboratori e più in generale dell’organizzazione nel suo complesso.
  • Libera tempo per il delegante
  • Instaura un rapporto solido e leale tra le due parti
  • Riduce stress e stanchezza al delegante.